VIESTE, UN’ EMOZIONE CONTINUA….
Vieste, tra i principali edifici di interesse turistico, si ricordano in particolare la Cattedrale romanica ed il Castello Svevo, entrambi oggetto delle cure di “Federico II di Svevia” dopo che i veneziani avevano arrecato grande danno alla cittadina.
CATTEDRALE di Vieste : La Cattedrale (XI sec.) sorge in una delle zone più alte di Vieste, circondata dalle caratteristiche casette bianche del borgo medievale. Rappresenta una delle chiese più antiche di stile romanico della Puglia e si ritrova in perfetta armonia con il campanile della chiesa in stile barocco dopo un crollo nel 1772. Nella chiesa,dedicata alla Maria Assunta, è custodita la statua della Madonna di Santa Maria di Merino ( pregevole scultura in legno XIV sec.) che la tradizione dice essere rinvenuta da alcuni marinai sulla spiaggia di Vieste.
CHIANCA AMARA : Adiacente alla Cattedrale di Vieste è da ricordare la Chianca Amara, monumento alla ferocia umana, su cui furono trucidati donne , vecchi e bambini il 15 luglio 1554 dalle orde del sanguinario pirata Turco Dragut Rais. Per fronteggiare simili scorrerie, nel 1566 furono costruite lungo la costa Garganica le TORRI DI DIFESA , tutte a base quadrata, che ancora oggi fanno da corona al mare cristallino di Vieste.
CASTELLO SVEVO : Il Castello di Vieste, massiccia costruzione fatta edificare dagli Svevi (1240 ) , domina il borgo medievale e tutta la cittadina di Vieste. A pianta triangolare, si distingue tra il bianco degli edifici e dal paesaggio circostante per la sua figura imponente, e si erge a strapiombo sulla roccia bianca che da sul mare. Fu danneggiato durante le incursioni veneziane e durante la prima guerra mondiale.
FARO di Vieste : Il Faro di Vieste sorge sullo scoglio di Santa Eufemia proprio di fronte alla cittadina di Vieste. È stato progettato nel 1867 e sulla torre del faro si può ammirare una interessante lanterna d’ottone. Durante la notte illumina la cittadina di Vieste e si può ammirare, dal Castello di Vieste o da una delle sue splendide spiagge. Sull’isolotto è stato scoperto in una grotta il tempio della Venere Sosandra citato da Catullo nel Carme 36. La leggenda vuole che Noé, una volta finito il diluvio, decise di stabilirsi in questa zona del Gargano insieme alla moglie Vesta. Quando ella morì, si narra che egli tumulò le sue spoglie mortali proprio nello scoglio di Sant’Eufemia, dove oggi si leva il faro. Noé inoltre decise di ricordare la memoria della moglie edificando una città in suo onore, dandole il nome di Vesta, da cui deriverebbe il nome attuale della cittadina di Vieste.
PIZZOMUNNO : All’inizio della spiaggia del Castello a sud di Vieste, si erge, quasi a guardia della città di Vieste, un monolite alto circa 25 metri chiamato Pizzomunno che sarebbe stato – secondo la leggenda – un giovane tramutato in pietra a causa della gelosia delle sirene che avversarono la sua vicenda amorosa con la bella Vieste. Ad esso sono legate varie leggende, spesso raccontate ai turisti durante le belle serate estive dai nonni del paese, seduti fuori alle caratteristiche abitazioni bianche del centro antico di Vieste.
VIESTE, L’EMOZIONE CONTINUA…
Vi proponiamo una serie di itinerari per farvi conoscere il ricco patrimonio paesaggistico, storico e artistico di Vieste e del Gargano, dove gli appassionati della natura e dell’arte potranno soddisfare la loro voglia di avventura e conoscenza.
TRABUCCHI :Lungo la costa del Gargano tra Vieste e Peschici è possibile ammirare alcuni trabucchi, antiche installazioni da pesca ( invenzione importata dai fenici) consiste in un imponente costruzione realizzata in legno che consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi di pino d’Aleppo, dalla quale si allungano lunghi bracci, detti antenne, che sostengono una enorme rete detta trabocchetto. Gli antichi trabucchi, manovrati da vecchi pescatori, sono diffusissimi lungo tutta la costa del Gargano, e sono ritornati in attività grazie alla salvaguardia e valorizzazione da parte del Parco del Gargano e del Comune di Vieste.
LE GROTTE MARINE : Le grotte scavate dal mare, nella bianca roccia calcarea del Gargano, ha generato delle cavità e formazioni rocciose dalle forme più svariate e bizzarre. Ne è un esempio particolare il Pizzomunno di Vieste. Lo stesso discorso vale per l’Architiello di San Felice, scavato dall’erosione presso la strada per Pugnochiuso a sud di Vieste. Tra le grotte marine di Vieste si ricordano la grotta Sfondata, quella due Occhi, la grotta Rotonda, dei Pipistrelli, del Serpente, la Viola e la Smeralda.
Isole TREMITI: Da Vieste, vi sono traghetti e un comodo servizio di helibus per visitare, i gioielli del mediterraneo, le Isole Tremiti situate poco lontano a nord della costa di Vieste. Le isole di San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa, formano la Riserva Naturale delle Isole Tremiti: sono le antiche Diomedee, dove Omero pose l’ultima dimora del mitico eroe amico di Ulisse. Solo il giro in barca consente di apprezzare in pieno la bellezza delle sue coste, con un susseguirsi di cale rocciose, scogliere dirupate e cavità naturali dove nidificano le Diomedee, per la leggenda i compagni di Diomede così trasformati da Afrodite, che continuano a piangere la morte del loro eroe.
NECROPOLI LA SALATA : La necropoli paleocristiana La Salata (oasi WWF), di Vieste situata a ridosso della spiaggia di Scialmarino, è databile intorno al III-IV secolo con tombe terragne e parietali, è una delle più antiche e caratteristiche del bacino del mediterraneo.
SANTUARIO SANTA MARIA DI MERINO : Il santuario di Santa Maria di Merino (XI-XII sec.) a Vieste, rappresenta un pregevole esempio di chiesa rupestre della Puglia ed indica il sito della città antica di MERINUM ricordata da Plinio. Gli scavi hanno portato alla luce edifici di età romana agustea. La scomparsa della città, avvenuta nel Medioevo, è rimasta avvolta nel mistero.
FORESTA UMBRA : Lasciato il litorale marino, nella zona più interna di tra Vieste e Monte Santangelo vi è una selva millenaria la Foresta Umbra, cuore del Parco Nazionale del Gargano, un tempo regno di briganti , che con i suoi patriarchi verdi (faggi monumentali, carpini, tassi, lecci, cerri e agrifogli) e suoi numerosi sentieri naturalistici attrezzati per escursioni e trekking , costituisce un patrimonio botanico e turistico inestimabile per l’Italia e la Puglia. Padre Pio, che aveva un profondo rispetto per la natura, amava spesso ripetere che anche gli alberi pregano. È qui il vero paradiso delle regine dei fiori le ORCHIDEE spontanee del Gargano, sono presenti circa il 60 per cento delle specie esistenti in Europa. Alcune sono comuni, altre presenti solo nel Parco Nazionale del Gargano.
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